Tratto da “Ovunque Proteggi” del 2006, Brucia Troia non è un brano per stomaci deboli.
Non il più rappresentativo della carriera musicale di Vinicio Capossela, non sicuramente il migliore. Ma il più coraggioso e visionario certamente sì. Una volta ascoltato, difficile dimenticarne l’ossessione quasi mistica del ritornello.
Registrato nella grotta carsica di Ispinigoli in Sardegna, ha sonorità aspre, primordiali, ancestrali, create anche con l’utilizzo di strumenti primitivi. Suggestivo anche il testo, truculento ed elaborato, che trae ispirazione dall’Edipo Re di Pasolini e dalla mitologia greca del Minotauro.