Fine anni 80, il primo album di Francesco Baccini regalava questa chicca… ironia, disincanto e tenerezza, cosa chiedere di più?!
Francesco Baccini ha probabilmente raccolto meno di quanto meritasse, un cantastorie eclettico e ironico, della scuola genovese, un artista che, con l’immancabile pianoforte, ci ha raccontato -molto spesso- i vizi quotidiani della nostra società partendo dalle piccole esperienze. Ma io l’ho sempre preferito nella sua versione più intima, quella delle sfumature dell’emozione e questo brano lo rappresenta nel suo momento migliore.
Già dalle prime note si capisce che questa non sia una canzoncina qualsiasi, l’intro è bellissima!