Quanto sia difficile essere figli di un uomo geniale, dalla personalità eccessiva ed ossessiva, quanto sia difficile scontrarsi con una somiglianza che rappresenta il proprio limite e la propria aspettativa, Cristiano de André ce lo racconta da sempre.
Nel 1990 Cristiano pubblica un album – L’albero della Cuccagna – al quale collaborano personalità molto legate all’entourage del Faber, (basti citare Massimo Bubola e Mauro Pagani), eppure autonomo, slegato da quell’ombra imponente e maestosa: un album pop, cantautorale ed ancora fresco.
Fra quei pezzi forse non il più rappresentativo, ma quello che mi è rimasto nelle orecchie, probabilmente per la quantità ABNORME di lacrime versate è questo.