Enrico Ruggeri in versione Decibel, capelli ossigenati, voce inconfondibile, anno 1980: Vivo da re appartiene a quella categoria di canzoni che restano immutate nella mia memoria, non risentono degli anni trascorsi nè dell’evoluzione (o involuzione 🙂 ) dei miei gusti musicali.
Una telefonata in piena notte, la nostalgia per un amore normale, nato sui banchi di scuola, che diventa nostalgia per una vita normale, non stravolta da dischi tournee e donne una diversa ogni sera. Un momento di debolezza, che viene raccontato in maniera esemplare, con le sue contraddizioni e le sue evidenze, il delirio di onnipotenza che svela le proprie crepe. Il guscio che si finge autosufficiente che si infrange contro se stesso e le proprie spigolositĂ .