Anche quest’anno, dopo il successo dell’anno scorso :), proveremo a cimentarci con le pagelle della prima serata di Sanremo.
Come sempre, giudizi scritti a caldo dopo il primo ascolto, senza rifletterci troppo, per gioco e per passione.
Pronti per la maratona?
(piccola parentesi sull’intro con playlist delle canzoni che non hanno vinto ma che hanno avuto successo… ma porca miseria, ma quante me ne ricordo?!? E quanto erano ed eravamo giovani quando… AGGGHHH!!!)
(seconda parentesi, ma quanto sono pure le canzoni di Tenco! Limpide, dirette, hanno una semplicità, un’immediatezza di testo e musica quasi ancestrale – e la versione strumentale di Vedrai Vedrai così pomposa è da DENUNCIA!)
Pagelle della prima serata
(in ordine di esibizione):
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Giusy Ferreri – Fa talmente male
Testo: Roberto Casalino – Musica: Takagi (Alessandro Merli), Ketra (Fabio Clemente), Roberto Casalino, Paolo Catalano
L’intro di chitarra fa ben sperare, ma la voce non impeccabile -per usare un eufemismo- e la sensazione che lei per prima voglia arrivare alla fine del brano il più velocemente possibile massacrano un brano che già di per sé non è memorabile. Vocazione elettro/dance, radiofonica e stagionale. Peccato, preferisco la versione di Giusy alla Piccoli Dettagli –per capirci- piuttosto che questa.
Un sentimento ha smosso tutto Non c’è niente che A questo punto devi farti Perdonare perché non c’è più Nulla che mi devi
Voto 4
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Fabrizio Moro – Portami via
Testo: Fabrizio Mobrici – Musica: Fabrizio Mobrici, Roberto Cardelli
Intro al piano molto suggestiva; canzone d’amore scritta pensando alla figlia, con una costruzione in crescendo, a due fasi, la seconda quasi rockettara. Brano interessante – credo che Fabrizio Moro sia un autore eccellente- che avrei preferito cantato da una voce meno stridente e più melodiosa. Da risentire.
Tu portami via Se c’è un muro troppo alto Per vedere il mio domani E mi trovi lì ai suoi piedi Con la testa fra le mani
Voto 7-
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Elodie – Tutta colpa mia
Testo: Emma Marrone, Oscar Angiuli, Giovanni Pollex, Francesco Cianciola – Musica: Oscar Angiuli, Giovanni Pollex, Francesco Cianciola
Voce molto bella ma ancora acerba, la prima parte del brano è trattenuta e stentata… sicuramente meglio verso la fine, in cui trova equilibrio e colore. Lei intendo, non questa canzone che è tanto ammmore e poco altro, testo immaturo che inutilmente carica le sfumature dei sentimenti come mortai di granata.
Sei abile a nasconderti Ma non sai rinunciare a me Come solo due sguardi Sanno tenersi la mano…
Voto 5
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Lodovica Comello – Il cielo non mi basta
Testo: Federica Abbate, Antonio Di Martino, Dario Faini, Fabrizio Ferraguzzo – Musica: Federica Abbate, Antonio Di Martino, Dario Faini, Fabrizio Ferraguzzo
Confesso che sono andata su wikipedia per capire chi fosse -ok, con questa frase mi sono giocata definitivamente genitori e figli. Eurovision style, partenza con una serie di stecche formidabili. Vocina da cartoni animati, la canzone probabilmente è meglio di quanto ascoltato stasera, il che è tutto dire. (Si capisce che non mi è piaciuta? 🙂 )
Mi prenderò solo un po’ di te Un istante di complicità Un deserto di felicità Che passerà e lascerà la polvere
Voto 3
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Fiorella Mannoia – Che sia benedetta
Testo: Amara (Erika Mineo), Salvatore Mineo – Musica: Amara (Erika Mineo)
Grande eleganza e capacità interpretativa che non ha nessun bisogno di conferme, tanto meno a Sanremo. Brano interlocutorio, un po’ troppo omelia laica per i miei gusti, ma il carisma della Mannoia e quel timbro sicuro e rigoroso riempiono il palco.
Quante volte ho rovesciato la clessidra Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa Che sia benedetta
Voto 6 1/2
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Alessio Bernabei – Nel mezzo di un applauso
Testo: Roberto Casalino -Musica: Dario Faini, Roberto Casalino, Vanni Casagrande
Che fatica! Questi sono i casi in cui ci si chiede se ascoltare Sanremo sia un atto di penitenza e se non sia meglio per tutti spegnere TV e andare a bersi una birra. Imbarazzanti esibizione, brano, testo, melodia (melodia?!) …non si salva niente e nessuno, terra bruciata intorno. Quasi rimpiango infinitoooo dell’anno scorso.
Perché siamo Nel bel mezzo di un applauso L’universo intero,
L’universo intero applaude noi L’universo intero applaude noi.e ancora…
Sento che rinasco dal tuo stesso petto Per morire non so dove e non so quando Nell’abbraccio tuo intravedo meglio tutto E tutto è stupendo. (!)
Voto 1
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Al Bano – Di rose e di spine
Testo: Maurizio Fabrizio – Musica: Maurizio Fabrizio, Katia Astarita
Non sparate sul pianista. Non ce la faccio a non avere un pochino di benevolenza verso quest’uomo. Non si può infierire, questa romanza è talmente fuori dal tempo che è ingiudicabile… Immancabili il vibrato finale e l’acuto, con una voce inaspettatamente roca e più sincera del solito… un’aria di altri tempi, ma meglio della polvere che abbiamo mangiato fino ad ora…
Io ti amo sempre più Io ti amo ancor di più Di questo amore senza fine Di rose, di spine…
Voto NC
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Samuel – Vedrai
Testo: Samuel Umberto Romano – Musica: Samuel Umberto Romano, Riccardo Onori, Christian Rigano
Finalmente! Forse il primo brano che ascolterò con piacere alla radio senza affrettarmi a cambiare stazione. Niente di imperdibile, niente di troppo diverso dei brani a cui Samuel ci ha abituato, ma una canzone che non si vergogna di sé, ben costruita, cantata con dignità. Un po’ di ritmo, un testo non banale, leggerezza e attenzione, carisma e competenza.
E troveremo il modo per dimenticare La noia, l’abitudine, la delusione Vedrai che i desideri si riaccenderanno Ricostruiremo il luogo in cui poi vivranno Perché noi siamo l’unica benedizione L’unica tragedia, l’unica ambizione
Voto 7/8
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Ron – L’ottava meraviglia
Testo: Mattia del Forno – Musica: Ron, Mattia Del Forno, Emiliano Mangia, Francesco Caprara
Confesso, Ron non mi piace, non mi è mai piaciuto, l’unica canzone che ascolto volentieri è Una città per cantare – e non è neppure sua :). Questa ballata non fa eccezione, riconosco il mestiere e la competenza, ma poco altro oltre a questo. Impalpabile.
C’è una strada nel sempre Dove con te voglio andare, andare, andare Andare… C’è una strada nel sempre Dove con te voglio andare Per dividere il mondo E poi ricominciare… ricominciare
Voto 5
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Clementino –Ragazzi fuori
Testo: Clementino (Clemente Maccaro), Marracash (Bartolo Fabio Rizzo) -Musica: Shablo (Pablo Miguel Lombroni Capalbo), Zef (Stefano Tognini)
Clementino è potente, non lo scopriamo adesso. Ma la sensazione che mi resta al primo ascolto è un po’ come quando a scuola ci dicevano non si applica abbastanza. Mi aspetto qualcosa di più graffiante, di più grintoso da lui, il tema è rabbioso, ma la canzone suona rassegnata e poco incisiva.
Aspetto il treno delle tre qui dalla ferrovia Mi dici «come stai», ti dico «come vuoi che stia» Tutto si aggiusta via Ancora attendo, non comprendo questa giusta via
Voto 5/6
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Ermal Meta – Vietato morire
Testo: Ermal Meta – Musica: Ermal Meta
Aspettavo con curiosità questa esibizione, perché avevo già letto il testo di questo brano e mi aveva convinto la prospettiva obliqua con la quale racconta un tema tanto feroce. E confermo con convinzione il giudizio positivo. La leggerezza della musica aggiunge pathos e forza alla canzone, e anche l’interpretazione è essenziale ed efficace. Forse la cosa migliore che abbiamo sentito stasera.
La tua collana con la pietra magica Io la stringevo per portarti via di là E la paura frantumava i pensieri Che alle ossa ci pensavano gli altri
Voto 8
Impossibile mancare all’appuntamento. Eppure, per quanto mi riguarda, va sempre a finire così: si parte con le migliori intenzioni, ma la mia capacità attentiva non supera lo scoglio della sesta canzone… Stasera ci riprovo! Per quello che ho potuto vedere, inizio lento e pomposo. La Giusi secondo me era influenzata , la sua canzone non mi dispiace, Moro non male, sono curiosa di sentire gli altri !