Tutte le nostre recensioni
Massimo Volume – Fuoco Fatuo
Due minuti e mezzo di follia. Di angoscia. E di puro piacere.
Neffa – Aspettando il sole
Brano autentico e diretto, senza malinconia e senza stereotipi racconta le evoluzioni razionali di una mente “nel ciclone”, che pulsa e parla e pensa
Vasco Rossi – Jenny è pazza
Difficile catalogare questa canzone, che si incunea nelle tracce del progressive rock (la parte finale è portentosa), pur restando una ballata struggente e disperata
Le luci della centrale elettrica – Piromani
Suoni ruvidi e testi visionari, che caratterizzano tutto l’album, ma che trovano un perfetto equilibrio (o disequilibrio, o squilibrio!)
Nikki – L’ultimo bicchiere
Storica canzone di inizio anni 90, di tutta evidenza 883 style. Se non fosse per la voce meno squillante di Nikki sarebbe difficile non associarla a Max Pezzali!
The Bastard Sons of Dioniso – Non farsi domande
I ragazzi hanno passione e talento, suonano un rock energico, quasi grunge in alcuni pezzi, e nonostante qualche sbavatura sono davvero bravi.
Tiromancino – Un tempo piccolo
Un testo senza tempo, intimo e meditativo, uno sguardo benevolo e implacabile insieme, verso la propria vita e le proprie scelte
Valentina Gautier – Voglio un angelo
Certo non dimostra i suoi -quasi- venticinque anni, se uscisse oggi l’ascolterei ancora, e ancora e ancora!
Cristiano De Andrè – Eviterò
Quanto sia difficile essere figli di un uomo geniale, dalla personalità eccessiva ed ossessiva, quanto sia difficile scontrarsi con una somiglianza che rappresenta il proprio limite e la propria aspettativa, Cristiano de André ce lo racconta da sempre.
Paolo Vallesi – La forza della vita
un inno alla speranza, alla possibilità che, qualunque sia l’abisso in cui si è precipitati, si riesca a trovare dentro di sè una forza “fragile e infinita”
Daniele Silvestri – L’autostrada
un brano decisamente poetico, dal titolo poco invitante “L’autostrada”, tratto dall’album Unò-Duè del 2002, che invece sa di polvere e pane alle olive, un brano che dalle prime note -tanto per capirci , al violino c’è Mauro Pagani-Â
Scialpi- Rocking Rolling
In questi giorni di pandemia poi assume un significato ancora più cupo rispetto a quegli anni, sentire ‘Svegliati città da una notte tragica, quante stelle vuoi per rialzarti su’
Fabio Concato – Guido Piano
Un artista raffinato ma sorprendentemente autoironico, una voce potente e precisa…
Gianni Morandi – Notte di Ferragosto
Ripeschiamo un giovanissimo Gianni Morandi al Cantagiro del 1966
Daniele Ronda – Come pensi che io
Devo confessare che prima di scrivere questo post pensavo che Daniele Ronda fosse stato una meteora…
Marlene Kuntz – Nuotando nell’aria
un testo meraviglioso, cupo, struggente, per una pezzo profondamente rock, dal finale irresistibile.
Vinicio Capossela – Brucia Troia
Non il più rappresentativo della carriera musicale di Vinicio Capossela, non sicuramente il migliore. Ma il più coraggioso e visionario certamente sì.Â
Ornella Vanoni – La famosa volpe azzurra
la sua consueta, sublime eleganza
Francesco Guccini – Ti ricordi quei giorni
Una canzone per cultori, in qualche modo, densa e nostalgica, l’eterno senso gucciniano del tempo che scorre e lascia atmosfere, senza rimpianti e senza cesure.
Rino Gaetano – Mio fratello è figlio unico
…acuto e paradossale, che denuncia le storture di un mondo sfruttato, calpestato, odiato, deriso, picchiato, derubato… eppure amato, eppure spremuto fino all’ultima goccia.