Le nostre recensioni

Tutte le nostre recensioni

Marlene Kuntz – Nuotando nell’aria

un testo meraviglioso, cupo, struggente, per una pezzo profondamente rock, dal finale irresistibile.

Irene Grandi – Sconvolto così

scelgo questo brano per l’energia e la rabbia che trasmette, per la precisione con cui racconta la tensione che si può creare fra due corpi che si inseguono e non si prendono. Mai.

Riccardo Fogli – Una donna così

la lucidità che accompagna l’abbandono di un amore clandestino, la consapevolezza di perdersi, l’illusione di farlo in maniera responsabile.

Valentina Gautier – Voglio un angelo

Certo non dimostra i suoi -quasi- venticinque anni, se uscisse oggi l’ascolterei ancora, e ancora e ancora!

Sergio Caputo – T’ho incontrata domani

Difficile trovare aggettivi per questa meraviglia, per questo divertissement musicale, giocoso, ironico, un testo delirante, uno swing trascinante.

Tricarico – Vita Tranquilla

stralunato, frastornato, con una vena di poesia e di verità che è ancora un piacere ascoltare.

Niccolò Agliardi – Mi manca da vicino

Sembra di poter toccare l’atmosfera di quella stanza, quell’aria del mattino cotta dai respiri, il viso stropicciato, quello strano meccanismo

Matia Bazar – Fantasia

la voce di Antonella Ruggero si fonde con le atmosfere sintetiche di una notte di luna piena

Gianni Togni – Luna

Brano dal successo dirompente, che continua ancora oggi ad essere passato in radio

Marco Conidi – La porta del cielo

La porta del cielo è uno dei pezzi migliori dell’album Marco conta uno due tre, pubblicato nel 1991, che conteneva fra le altre, oltre a quella che dà il titolo all’album, anche la bellissima Angeli maleducati

Francesco Baccini – ti amo e non lo sai

Fine anni 80, il primo album di Francesco Baccini regalava questa chicca… ironia, disincanto e tenerezza, cosa chiedere di più?!

Lucio Battisti – Un uomo che ti ama

L’ennesimo esempio di come la coppia ‘Mogol / Battisti’ fosse un’alchimia irripetibile, l’interpretazione, la musica ed il testo che si fondono in una danza quasi tribale

Massimo Volume – Fuoco Fatuo

Due minuti e mezzo di follia. Di angoscia. E di puro piacere.

Vinicio Capossela – Brucia Troia

Non il più rappresentativo della carriera musicale di Vinicio Capossela, non sicuramente il migliore. Ma il più coraggioso e visionario certamente sì. 

Steve Rogers Band – Alzati la gonna

Sicuramente poco politically correct, ma tant’è! Sfido chiunque sia stato adolescente negli anni ottanta a dirmi che non si ricorda il ritornello

Nada – Tutto a posto

L’album da cui è tratta questa canzone è uno dei più belli della sua carriera e si intitola “Luna in piena”

Daniele Groff – Sei un miracolo

La forza espressiva di Daniele Groff è la sua semplicità, l’assenza di forzature, sia nella musica che nei testi, la capacità di scivolare nelle pieghe della vita quotidiana

Arisa – La notte

Questo dolore diffuso e persistente, che prosegue nella sua corsa  e si prende quello che resta, questa sensazione di sconfitta condivisa e inevitabile

Le luci della centrale elettrica – Piromani

Suoni ruvidi e testi visionari, che caratterizzano tutto l’album, ma che trovano un perfetto equilibrio (o disequilibrio, o squilibrio!)